L’ADM e Alesse Svelano l’Approccio Strategico alla Riorganizzazione dei Giochi Online: Equilibrio tra Salute e Entrate

In un importante passo verso la riorganizzazione del settore dei giochi online, Roberto Alesse, Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha condiviso le sue intuizioni durante un’audizione presso la Commissione Finanze del Senato il 27 febbraio 2024. La discussione si è concentrata sull’equilibrio tra la protezione della salute pubblica e la generazione di entrate fiscali dal gioco pubblico.

Alesse ha approfondito la posizione dell’ADM riguardo alla tassa una tantum per partecipare alla gara d’appalto per i giochi online, attualmente fissata a 7 milioni di euro. Questa tassa, ha spiegato Alesse, è stata determinata dopo aver considerato i dati di mercato, la redditività delle concessioni di gioco online esistenti e l’impatto potenziale sul numero di concessioni attive. Nonostante le preoccupazioni, l’ADM ritiene che il settore, richiedendo investimenti sostanziali, sia accessibile solo agli operatori ben consolidati e finanziariamente solidi.

Secondo Alesse, l’agenzia stima che l’attuale struttura delle tasse potrebbe generare circa 50 concessioni, portando circa 350 milioni di euro di entrate per lo stato. Queste stime mirano ad aumentare le entrate garantendo al contempo che il mercato sia gestito da operatori affidabili, capaci di investimenti finanziari significativi e di agire come salvaguardie contro il riciclaggio di denaro e per la protezione della salute.

Alesse ha anche affrontato la possibilità di ridurre la tassa una tantum a 3,5 milioni di euro, suggerendo che tale riduzione non aumenterebbe significativamente il numero di operatori ma potrebbe potenzialmente diminuire notevolmente le entrate fiscali. Le valutazioni tecniche dell’ADM si basano su dati finanziari e sulla necessità di garantire un mercato composto da operatori affidabili.

L’audizione ha messo in luce l’approccio comprensivo dell’ADM nella gestione del mercato dei giochi online, sottolineando la necessità di una strategia equilibrata che supporti sia la salute pubblica che la sostenibilità finanziaria.