Noi di Roulette-on-Line.it, il portale di casinò e roulette online leader in Italia, teniamo sempre d’occhio i più interessanti sviluppi nel mondo del gioco d’azzardo online. Perciò, quando ci siamo imbattuti in una nuova ricerca effettuata in Spagna riguardante ciò che è effettivamente successo dopo che il governo ha vietato gli annunci pubblicitari sul gioco d’azzardo, abbiamo dovuto approfondire. I risultati? Sorprendenti. Meritano sicuramente una lettura.
Da qualche anno, la Spagna ha introdotto alcune delle misure restrittive più dure in Europa. Gli annunci in TV e in radio sono stati vietati con la sola esclusione delle prime ore del mattino. Alle celebrità non è stato più concesso il diritto di promuovere i siti di scommessa. Oltre a questo, i siti di scommessa non hanno potuto più offrire i bonus per la nuova iscrizione.
Ora, un nuovo studio pubblicato nell’Harm Reduction Journal, e basato su dati ufficiali del Direttivo Generale per la Regolamentazione del Gioco d’Azzardo (DGOJ), mostra cosa è realmente successo. Ed è più interessante di quanto si possa pensare.
Tra il 2021 e il 2023, il numero dei nuovi account di gioco d’azzardo in Spagna è caduto drasticamente, passando da 2,6 a 1,35 milioni. Tuttavia, secondo gli autori della ricerca, la legge stessa è responsabile di un taglio di circa 326.000 di quei conti. In altre parole, vi è stato un calo delle persone che hanno iniziato a giocare, dal momento in cui gli annunci pubblicitari sono scomparsi.
Ma ora arriva l’aspetto più interessante, ovvero la quantità di denaro che la gente scommette. Infatti, l’ammontare complessivo del capitale scommesso è aumentato, passando da 25,3 miliardi nel 2021 a 26,5 miliardi nel 2023. Ma senza la legge, l’incremento sarebbe stato ancora più grande. Lo studio stima che il divieto degli annunci pubblicitari abbia prodotto un calo di giocate con circa 232 milioni di euro scommessi in meno.
Un cambiamento interessante ha riguardato il capitale speso dalle società operanti nel settore per attrarre i giocatori. Prima del divieto, gli operatori spendevano circa 142 milioni di euro sulle pubblicità, 168 milioni sui bonus e 8,9 milioni in sponsorizzazioni. Dopo che il divieto è entrato in vigore, la pubblicità è scesa di 20 milioni, i bonus di 2,6 milioni e le sponsorizzazioni di 5,3 milioni. Questo è un chiaro segnale che il settore ha puntato meno sul marketing, dopo che sono state imposte le nuove regole.
Ma ecco un altro aspetto interessante: il numero dei giocatori attivi ha continuato a crescere. Anche con meno annunci pubblicitari, le persone che già giocavano d’azzardo non si sono fermate. Infatti, i conti attivi sono cresciuti da poco meno di 1 milione nel 2021 ad oltre 1,16 milioni nel 2023.
Cosa ci dice tutto questo? Di base, che le nuove regole sono state efficaci per diminuire il numero dei nuovi giocatori, ma non hanno dissuaso gli scommettitori già esistenti dal gioco. Per molti del settore, ciò dimostra che il marketing rappresenta la chiave per attrarre nuovi giocatori, ma una volta che sono dentro, tendono a restarci.
Altri paesi hanno mostrato scenari simili. L’Italia ha vietato quasi tutti gli annunci pubblicitari nel 2019, ma gli operatori trovano ancora nuove modalità per farsi promozione, talvolta tramite nuovi siti di notizie collegati oppure tramite macchinose sponsorizzazioni. Il Belgio e i Paesi Bassi hanno adottato dei divieti stringenti nel 2023, soprattutto nelle scommesse sportive. Invece, il Regno Unito è sotto pressione per attuare le stesse restrizioni, ma di fatto non le ha ancora adottate.
Anche l’Australia si sta muovendo in quella direzione. Un recente report governativo ha consigliato di vietare le pubblicità al gioco d’azzardo online durante gli eventi sportivi e di eliminarli completamente nel giro di qualche anno.
Tornando in Spagna, non tutti sono contenti della nuova legge. Nel 2024, la Corte Suprema del paese ne ha annullato alcune parti, dicendo che non c’erano abbastanza prove che giustificassero le restrizioni. Ironicamente, lo studio ora offre esattamente quella prova.
Il risultato? Tagliare le pubblicità del gioco d’azzardo funziona, soprattutto per fermare i nuovi giocatori dall’iniziare. Ma se l’obiettivo era di far scommettere meno i giocatori abituali, occorrerà ben più di qualche restrizione sulla TV e alle offerte di bonus.